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giovedì 20 ottobre 2016

Step 5 - Lavanda rosata nella musica

Anche nella musica esistono i colori. Sicuramente è più facile trovare colori maggiormente conosciuti, ma anche il lavanda rosato ha un posto in questa categoria. Inaspettatamente, per lo meno per me.
Infatti c'è addirittura un gruppo musicale che prende questo nome, i Lavender Blush.
Si tratta di un gruppo pop psichedelico, originario di San Francisco. Usano un sound analogico, con riferimenti a suoni atmosferici e registrazioni casalinghe. Si può notare come in molte immagini utilizzate per le loro canzoni o sulla loro pagina Facebook il colore predominante è il lavanda, con le sue diverse sfumature.

Una delle loro canzoni più famose è All I Had 


Nonostante l'innegabile unicità dei Lavender Blush, non sono stati gli unici ad utilizzare il colore lavanda nella loro musica.
Infatti RY X, nella sua Howling, descrive la sua donna con Lavender fingers.


Più malinconico invece Dan Fogelberg, in The Colours of Eve:


Of lavender mornings
And gray afternoons
Sad when the day takes its leave
Nights of white passion
And deep shades of blue
These are the Colors of Eve

Ray Lamontagne invece ha addirittura intitolato una sua canzone Lavender.


We lie, under a lavender sky
Under a lavender sky we lie
Do you, do you remember the day?
Do you remember when we felt that way?

Chiudiamo con quanto di più diverso poteva esserci dall'apertura: la musica classica.
La lavanda è presente anche in questo ambito, e come spesso accade è accompagnata dalle donne.
Ladies in Lavender, Violin Joshua Bell, Music Nigel Hess


Gli esempi trovati della lavanda nel mondo della musica sono quasi tutti legati alle donne. Come detto infatti nel post STEP 1 se dobbiamo associare una cosa alla lavanda, questa è la donna. Dato il nome, verrebbe da pensare che a maggior ragione lo stesso ragionamento varrebbe anche per la lavanda rosata. Eppure forse non è così. Difatti abbiamo un gruppo prevalentemente maschile che ha deciso di adottare proprio il nome di questo colore. Sicuramente è un gruppo insolito, come il colore in fondo. Il lavanda rosato è un colore quasi impercettibile, e possiamo trovare un'analogia con la musica dei Lavender Blush, difatti il suono sovrasta le parole, lasciandole come una scia in sottofondo. Percepisci le parole, più che sentirle, ma lasciano un chiaro eco nella mente.

lunedì 17 ottobre 2016

Step 4 - lavanda rosata nella mitologia



L’uomo ha sempre avuto bisogno di risposte, di darsi delle spiegazioni per quello che non riusciva a comprendere. Al giorno d’oggi i fenomeni si studiano in modo scientifico, come facciamo noi al Politecnico, ma in passato gli uomini non avevano i nostri mezzi e, dunque, inventavano. Si lasciavano trasportare dall’istinto e cercavano di dare una spiegazione il più possibile convincente, ed evidentemente loro credevano davvero nei propri miti e leggende, altrimenti non sarebbero sicuramente arrivati fino a noi.
Esistono miti riguardanti la nascita del mondo, del mare, e anche riguardo la nascita dei colori. Una delle leggende più pittoresche e affascinanti è quella degli Indios dell’Amazzonia.
Nella mitologia classica esisteva una dea dell'arcobaleno, la dea Iris.
E riguardo il mio colore, il lavanda rosata?
Purtroppo il lavanda rosata è un colore molto particolare, difficilmente presente e riconoscibile in letteratura. E’ talmente chiaro che potrebbe essere confuso con il bianco, ma non ha niente a che vedere con esso. Per documentarmi sulle leggende riguardanti il lavanda rosato ho dovuto fermarmi a quelle riguardo il lavanda e il rosa.
Il lavanda come sinonimo di tranquillità.
Un’altra versione della nascita della piante della lavanda, e conseguentemente del suo colore, è quella della pianta di prugne dorate.
Il lavanda rosato però ha anche alcuni tratti del rosa, come suggerisce il suo nome. Il rosa rappresenta la capacità di aprirsi verso il prossimo in un continuo ed equilibrato scambio tra il dare e il ricevere, non per nulla è molto presente nelle tradizioni cattoliche, basti pensare a come viene raffigurata spesso la Madonna: incoronata di rose rosa.

Dunque, se il lavanda è simbolo di serenità e tranquillità, e il rosa rappresenta la purezza, possiamo dedurre che nel lavanda rosato tutte queste qualità siano sommate: un colore quasi divino.

domenica 16 ottobre 2016

I colori nei fiori


Visto che il mio colore, il Lavanda rosata, prende il nome da una pianta, mi sono incuriosito: quali saranno i colori più diffusi tra i fiori?

Step 3 - codici della lavanda rosata


I colori sono tantissimi, c'è chi ne conosce di più e chi meno, ma sicuramente non si limitano agli undici colori basilari che tutti conosciamo.
Identificare una specifica sfumatura di un colore non è facile, per questo sono stati inventati diversi codici di classificazione, che rappresentano un po' il nome e cognome del colore stesso.
Di seguito ci sono i quattro principali codici di classificazione, con le coordinate per identificare la lavanda rosata:
HEX: #FFF0F5.
RGB: r, g, b = 255; 240; 245.
CMYK: c, m, y, k = 0; 6; 4; 0.
HSV: h, s, v = 340°; 6%; 100%.
Ulteriori codifiche del lavanda rosata sono riportate nella tabella sottostante,

RGBA rgba(255, 240,245, 1.0)
RYB Rosso: 100%, giallo: 94,1176%, blu: 96,0784%
Decimale 16773365
Andriod/andriod.graphics.Color -3851/0xfffff0f5

HTML/CSS

lavenderblush
HSL
hsl(340, 100%, 97%)
HSLA
hsla(340, 100%, 97%, 1.0)
HSV/HSB
tonalità: 340 (340), saturazione: 6 (5.8824), valore: 100 (100)
XYZ
X: 88.8815, Y: 90.1727, Z: 99.1067
xyY
x: 0.3195, y: 0.3242, Y: 90.1727
CIELab
L: 96.0684, a: 5.8928, b: -0.6042
CIELuv
L: 96.0684, u: 8.2768, v: -2.0004
CIELCH
L: 96.0684, C: 5.9237, H: 354.1458
Hunter-Lab
L: 94.9593, a: 0.8964, b: 4.592
CMYK
turchese: 0 (0), magenta: 6 (0.0588), giallo: 4 (0.0392), key: 0 (0)
CMY
turchese: 0 (0), magenta: 6 (0.0588), giallo: 4 (0.0392)
YIQ
Y: 245.055, I: 7.3294, Q: 4.7275
YUV
Y: 245.055, U: -0.0246, V: 8.725
YDbDr
Y: 245.055, Db: -0.085, Dr: -18.91
YCbCr
Y: 226.505, Cb: 127.975, Cr: 134.23
YPbPr Y: 243.555, Pb: 0.775, Pr: 7.27
Sistema Munsell dei Colori 7.5R 9/2 approssimativo; valore preciso: Munsell 7.5R 9/2/#f9dee6

Oltre queste ci sono molte altre codifiche, suddivise soprattutto per modalità d'impiego.
Ad esempio nel Benjamine Moore web site i colori sono classificati con nomi artistici, siccome hanno lo scopo di vendere la tinta proposta. Anche loro devono ovviamente utilizzare un codice per identificare però il colore preciso, e hanno deciso di utilizzare il RLV code. In questo catalogo non si trova il lavanda rosata con questo nome, ma cercando tra le proposte presenti, e basandomi su RLV code, credo che uno tra i più similari sia quello denominato Pink Peony.
Una catalogazione importante è anche la RAL, nella quale però non trovo un corrispondente del lavanda rosata. Quello che gli si avvicina maggiormente, restando comunque troppo scuro, è il rosa chiaro, RAL 3015.
Secondo Pantone Colour Matching System la lavanda rosata potrebbe essere, nel mio parere, il Pantone 196.
Il lavanda rosata è un colore molto particolare, quindi è probabile che non compaia in qualche codificazione del colore, ma esiste e lo si può trovare, non è solo una sfumatura immaginaria come si potrebbe pensare ad una prima occhiata superficiale. 

venerdì 14 ottobre 2016

Nome dei colori



Gli antropologi americani Brent Berlin e Paul Kay hanno riscontrato che nelle diverse lingue si va da un minimo di 2 termini per indicare i colori ad un massimo di 11, che compaiono nell'evoluzione linguistica di ogni società nello stesso ordine. Come avviene questo processo universale?
Vi rimando al seguente articolo.

Step 2 - Lavanda rosta nel mondo

Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo.William Shakespeare, [Romeo e Giulietta: atto II, scena II] 


Cosa sono i nomi se non delle convenzioni sociali? Forse aveva ragione Shakespeare, se da domani decidessimo tutti di cambiare il nome dei colori non cambierebbe poi la sostanza, ovvero il colore stesso.
I nomi dei colori sono tra le parole più usate durante tutta la vita, in ogni lingua del mondo. Ma da dove derivano?
Il colore Lavanda Rosata, ad esempio, è composto da due termini che lo contraddistinguono dalle molteplici sfumature che può assumere. La parola lavanda è, oltre ad un colore, anche il nome di una pianta che veniva utilizzata, tra le altre cose, per detergere il corpo, soprattutto nel Medioevo. Per questo il suo nome deriva dal gerundio latino “lavare”, che significa “che deve essere lavato”.
L’aggettivo rosata deriva ovviamente da rosa, che ricalca esattamente il nome del fiore della rosa, dal latino rosa, ae; l’origine sta nel greco ‘ροδον (rhodon), che si può forse ricollegare ad una radice proto-indoeuropea, wrdho, con il significato di “spina”.
In latino quindi il lavanda rosata si tradurrebbe lavanda rosacea.
Andiamo adesso a vedere i termini utilizzati nel mondo per indicare il lavanda rosato.

Albanese Livando rozë e çelët

Arabo الخزامى الوردي (alkhzama alwardi)
Armeno նարդոս բաց վարդագույն (nardos bats’ vardaguyn)

Basco Izpilikua arrosa

Bielorusso лаванда ружаватае

Croato Ružičasta lavanda

Danese Lavendel rosè
Finlandese Laventeli punertava

Francese Rose lavande

Greco λεβάντα ροζ (levánta roz)

Inglese Lavender blush

Norvegese Lavendel rosa
Olandese Lavendel rozeachtig
Portoghese Lavanda Rosada
Russo лаванда розоватый (lavanda rozovatyy)

Spagnolo Lavanda rosa

Svedese Lavender skär

Tedesco Lavendel rosa

Turco Lavanta gül rengi 
Ucraino лаванда рожевий (lavanda rozhevyy)
Ungherese Rózsaszínes levendula

Il nome, a differenza di quello di altri colori, è abbastanza simile in tutte le lingue osservate, anche in lingue che non hanno radici comuni, come l’ungherese e il turco, ad esempio.
Potrebbe essere dovuto al fatto che esportando la pianta di lavanda nel mondo sia stato esportato anche il suo nome, oppure a numerose altre motivazioni per trovare le quali ci vuole molto più di un aspirante ingegnere. Oppure potrebbe essere semplicemente che non esiste per questo colore nome migliore per definirlo, e silenziosamente si sia fatto strada dalla coscienza collettiva di numerose culture fino a diventare quello che è. E la storia del Lavanda Rosato comincia qua.


mercoledì 12 ottobre 2016

Step 1 - Lavanda rosata




Il colore Lavanda Rosata è una sfumatura del più noto color Lavanda, che prende il nome dall'omonima pianta, che produce fiori dal tipico colore compreso tra azzurro e lilla.
Il lavanda rosato è la sfumatura più chiara del colore lavanda, fa parte delle gradazioni del viola ma, come suggerisce il nome tende più al rosa, anche se molto più chiaro. Un esempio del lavanda rosato è il colore dei fiori presenti nell'immagine in alto. Per un approfondimento su tutte le sfumature del lavanda vi rimando a Wikipedia . Il nome Lavanda deriva dal gerundio latino “lavare”, che significa: che deve essere lavato. Infatti nell’antichità questa pianta era utilizzata molto spesso per detergere il corpo. Ancora oggi il profumo di lavanda è sinonimo di pulito, basta fare un giro in un qualsiasi supermercato per rendersi conto che è una delle profumazioni più utilizzate per detersivi e ammorbidenti.
Come abbiamo appreso nelle prime lezioni del corso “Storia delle Cose”, che quest’anno è incentrato proprio sulla storia dei colori, ogni oggetto ci richiama alla mente un colore, o un insieme di colori, specifico.
Il colore Lavanda Rosata non può fare a meno che farci pensare alle donne, alla loro delicatezza. Difatti è proprio questo il colore di molti prodotti pensati appositamente per la loro igiene personale. Non è solamente un caso: la lavanda infatti ha molte proprietà, tra le quali è un naturale antisettico, antinfiammatorio, analgesico e battericida. Per eventuali approfondimenti sulla lavanda cliccate qui.
Il colore Lavanda Rosata richiama proprio la delicatezza, necessaria in caso di situazioni fastidiose come le infiammazioni, e il sollievo che deriva dal suo utilizzo in questi casi. E’ un colore che racconta una storia, confermata da secoli di utilizzi in campo scientifico, e a noi non resta che ascoltarla.

Il lavanda rosato nel mondo:
Francese Rose lavande
Inglese Lavenderblush
Tedesco Lavendel rosa
Spagnolo Lavanda rosa
Arabo الخزامى الوردي (alkhzama alwardi)

Greco λεβάντα ροζ (levánta roz)

Introduzione al corso

I colori.
I colori possono sembrare estremamente astratti. Li vediamo certo, ma possiamo toccarli?
Vedo una bella arancia, ne sento il profumo, la prendo in mano, ma sto davvero toccando l’arancione?
In fondo il colore è solo una percezione visiva generata da impulsi chimici inviati al nostro cervello dagli occhi.
Sembrerebbe un bel quesito di filosofia, del genere “La morte fa parte della vita?”. E invece questo blog non c’entra nulla con la filosofia. E’ il blog collegato al Politecnico di Torino per il corso che prende il nome di “Storia delle Cose”, tenuto dal professor Vittorio Marchis.
Ho pensato molto a cosa voleva dire il nome del corso quando mi dovevo iscrivere. Racchiude un po’ tutto e niente.
Le cose sono tutto ciò che ci circondano, come si può studiare la storia di tutto quello che ci circonda, mi chiedevo.
Al politecnico ci hanno insegnato ad analizzare tutto in maniera matematica, numerica, attraverso la fisica, dimenticando a volte l’importanza delle parole.
Tanto che quanto ho scoperto di cosa avrebbe trattato quest’anno questo corso ho faticato a capire: i colori!
Neanche avevo mai pensato che i colori fossero cose, figurarsi poterne studiare la storia. E invece, sorprendentemente, ho scoperto che anche i colori ne hanno una. Una storia fisica, vera, fatta di nomi antichi e moderni, e una storia personale. Ogni oggetto ha un colore, e non solo: anche le storie hanno un colore. E se le storie hanno un colore è chiaro che anche ogni colore ha una storia.
Il colore che mi è stato assegnato è il Lavanda rosato. Sono passato dal non conoscerne neanche l’esistenza a scoprire che c’è una storia dietro questo colore, un significato.
La bravura di un ingegnere si denota anche in base a quanto è versatile, e questo corso sicuramente mi aiuterà a vedere le cose da un’altra prospettiva, andando ad arricchirmi sia professionalmente ma, cosa più importante, personalmente.